La piena dell'Arno

La voce dell’Arno

piena dell'ArnoVederti lì, a pochi centimetri, che cerchi di salire gli scalini dei tuoi argini è strano. Ma soprattutto non avevo mai sentito la tua voce cantare, mentre scivoli tra i piloni dei ponti e li accarezzi. I ramoscelli si sono organizzati in gruppi idrodinamici, sembrano prue di navi a due dimensioni e limitano i danni abbandonandosi alla tua corrente. Il cormorano si tuffa, sta sotto due minuti e poi risale senza pesci: sotto non si vede un tubo, meglio il mare e se ne va. La gente ti guarda dai ponti come se non ti avesse mai visto ed è proprio così. Non ti hanno mai visto e quando tornerai dieci metri più in basso non ti vedranno più, fino a quando ti sveglierai di nuovo e si accorgeranno che ci sei per via delle scuole chiuse ai loro figli.

La piena dell’Arno.

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