Recensione Ma gli androidi sognano pecore elettriche? Recensione Blade Runner
Recensione Ma gli androidi sognano pecore elettriche? (Blade Runner)
Philip K. Dick 256 pp. Fanucci.
No, non ho sbagliato il titolo del libro. Il titolo italiano è proprio: ‘Ma gli androidi sognano pecore elettriche?’ e non è lo sghiribizzo di un titolista poco capace, ma una frase che viene pronunciata nel libro che è anche il titolo originale del libro stesso di Philip K. Dick.
Però tutti lo conosciamo col nome che è stato dato al bellissimo film con Rutger Hauer: ‘Blade Runner‘.
La trama è nota la riassumo brevemente. In un futuro cupo e senza più identità, una guerra mondiale ha distrutto quasi tutte le specie animali e per consolarsi l’uomo ha riempito il mondo di replicanti, animali ma anche uomini. I replicanti umani però non sono considerati umani, vengono chiamati con disprezzo ‘Lavori in pelle’ e non possono mescolarsi con gli uomini. Chi lo fa viene eliminato e per scovarli ci sono dei cacciatori.
Uno di questi è il cacciatore di androidi Rick Deckard (Harrison Ford) che si troverà davanti a un dilemma: cosa fa di un essere umano un uomo? La risposta che si darà, la più umana, l’unica possibile, lo porterà a ribellarsi a un sistema che all’inizio lo usava come una delle sue armi principali.
Secondo me è una storia da fa leggere ai ragazzi per far capire loro che quando è l’uomo stesso che decide chi è e chi non è umano, o chi è più o meno ‘umano’, si va verso la catastrofe.
E se qualcuno vi dirà che è solo fantascienza e che certe cose non potranno mai accadere, ricordategli che, purtroppo, sono già accadute e stanno ancora accadendo.
Recensione Ma gli androidi sognano pecore elettriche?
Recensione Blade Runner