Riassunto del libro ‘Per questo mi chiamo Giovanni’.
“Per questo mi chiamo Giovanni” è un romanzo di Luigi Garlando che racconta la storia di un bambino siciliano di nome Giovanni. Il libro inizia con un episodio di bullismo nella scuola di Giovanni, dove un compagno di nome Tonio obbliga gli altri bambini a dargli i soldi che hanno in tasca. Per il suo decimo compleanno, il padre di Giovanni, Luigi, decide di trascorrere una giornata con lui a Palermo, raccontandogli la storia della sua città e della mafia.
Durante la giornata, Luigi racconta a Giovanni la storia di Giovanni Falcone, un magistrato che ha dedicato la sua vita alla lotta contro la mafia. Falcone è nato a Palermo il 18 maggio 1939 ed è considerato un eroe per il suo impegno nella lotta contro la mafia. Il 23 maggio 1992, Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e tre agenti della scorta furono uccisi in un attentato mafioso noto come la Strage di Capaci.
Luigi porta Giovanni a visitare vari luoghi significativi legati alla vita e alla morte di Falcone, tra cui la casa di Falcone, dove ora si trova l’Albero Falcone, un punto simbolico in cui le persone lasciano i loro messaggi di ringraziamento, di ricordo e di speranza. Luigi confessa anche a Giovanni che in passato aveva pagato il pizzo alla mafia e che, quando si rifiutò di pagarlo, il suo negozio venne raso al suolo.
Il libro termina con la visita di Giovanni alla sorella di Falcone, Maria, e con la decisione di Giovanni di denunciare Tonio, diventando amico di Simone, un altro compagno di scuola che si era rifiutato di sottomettersi a Tonio.
“Per questo mi chiamo Giovanni” è un libro che affronta temi importanti come la lotta alla mafia, il coraggio, la giustizia e le conseguenze delle proprie scelte. Nonostante alcune scene possano essere considerate macabre, il libro è apprezzato per la sua capacità di raccontare una storia difficile in modo accessibile, soprattutto per i giovani lettori. Il libro serve anche come un promemoria del sacrificio di Giovanni Falcone e di tutti coloro che hanno lottato e continuano a lottare contro la mafia.