Incontro con l’autore

Quando vengo chiamato nelle scuole per qualche iniziativa di incontro con l’autore è sempre una gioia per me. I bambini o i ragazzini (dipende da quale mio libro vado a presentare) sono sempre molto preparati su ciò che le docenti hanno suggerito di leggere e spesso ne sanno più di me dei miei libri e non esagero.

Preparare un incontro con l’autore però non è semplice e io ammiro la professionalità delle docenti che tra mille difficoltà di ogni genere riescono a organizzare questo tipo di attività.

Per dare una mano a queste colleghe (anch’io sono un insegnante) ho creato questa pagina dove potrete trovare:

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  1. Delle schede didattiche da scaricare qui su cui far lavorare i ragazzi su alcuni dei miei libri per ogni età.
  2. Il decalogo dell’ICWA (Italian Children Writers Association) di cui faccio parte, che aiuta a preparare al meglio l’incontro con l’autore, pensato come momento significativo di un percorso di educazione alla lettura e mezzo efficace per avvicinare i ragazzi ai libri e farglieli apprezzare. Ho evidenziato il punto 8 in quanto spesso inspiegabilmente viene trascurato da chi chiede gli incontri.

Incontro con l’autore in classe

BREVI ISTRUZIONI PER L’USO

  1.  L’incontro con l’autore va pensato come momento significativo di un percorso di educazione alla lettura, tenendo presente che è un’esperienza difficilmente sostituibile con altre iniziative di promozione o di “animazione” del testo.
  2.  È bene che la scelta dell’autore da invitare sia motivata dalle letture fatte in classe e dall’interesse suscitato negli alunni per lo stile di scrittura e i temi delle storie.
  3.  Si tratta quindi di inserire l’iniziativa nel contesto di un progetto didattico: letture che precedono l’incontro e lavoro  successivo in prosecuzione degli argomenti affrontati.
  4.  L’autore può essere contattato tramite l’ICWA che può fornire indirizzi mail e/o numeri telefonici degli autori che ne fanno parte, oppure tramite l’ufficio stampa del suo editore, o ancora attraverso l’indirizzario di cui molte biblioteche dispongono o attraverso gli indirizzi mail sui siti personali.
  5. È importante contattare l’autore molto per tempo, in modo da ottimizzare tempi, modalità e costi degli incontri.
  6. L’esperienza suggerisce che l’incontro con l’autore è una pratica più adatta a partire dalle classi del secondo ciclo della scuola elementare, benché naturalmente non si possa escludere a priori che anche i più piccoli possano trovarvi motivo di interesse. Una o due classi consentono il massimo di interattività. Per numeri maggiori è più corretto parlare di conferenza con un minimo di disponibilità per le domande del pubblico.
  7. È bene predisporre uno spazio in cui sistemarsi comodamente, dove tutti siano in grado di vedere, sentire e interloquire  con l’autore (se è possibile evitare le palestre).
  8.  L’autore che “entra in classe” si configura come un esperto in scrittura narrativa e porta un contributo di conoscenza non limitato alla sua produzione letteraria. Per questo motivo al suo intervento corrisponde un compenso economico la cui entità varia, come per tutte le categorie di liberi professionisti. 
  9. Gli incontri con l’autore e le attività ad essi collegate dovrebbero essere contemplati nel piano di offerta formativa della scuola e avere quindi carattere di continuità. In questo caso si rivelano anche mezzi efficaci per creare o incentivare una biblioteca scolastica.

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