Libri narrativa prima media, narrativa per ragazzi di scuola media. I Libri di narrativa per la prima media e per le classi successive più consigliati. Li ho pubblicati con il Battello a Vapore ed Einaudi Ragazzie possono essere una lettura interessante per ragazzi che frequentano o stanno per frequentare la prima media e le classi successive. Buone letture! Fabrizio Altieri
In prima media si può diventare amici contemporaneamente di Torsolo, il più disprezzato dalla classe e di Dugongo, il bullo più maldestro che si sia mai visto? E se il padre di Torsolo viene messo in galera, come potranno aiutarlo i suoi amici?
Ivan, appena arrivato in prima media, incontra Torsolo e Dugongo e ne diventa amico. Quando il padre di Torsolo viene messo in prigione i tre ragazzi partono per un viaggio in bici da cross per andare a trovarlo. Sarà un percorso affascinante, durante il quale ai tre protagonisti si faranno incontro personaggi buffi, stralunati e poetici, che diventeranno loro amici. Compiuta la missione li aspettano le ingiustizie della cattivissima professoressa – l’Aperegina – e del suo pupillo – il Conforme – a cui i tre amici cercheranno di porre rimedio. Un libro che tratta argomenti importanti come l’amicizia e la sofferenza con un piglio leggero e ironico ma mai banale. Adatto per ragazzini che vogliono scoprire il mondo. Libri bambini 10 anni. Libri narrativa prima media.
Quando si è vecchi si può avere sogni e fiducia nel futuro? Per il Caspretti, direttore della casa di riposo Gambrini no. Egli infatti non manca mai di ricordare ai suoi ospiti che non sono più quel che erano e non potranno mai più essere qualcosa di diverso da un relitto. Alcuni di essi però sentono in cuor loro che questo giudizio cinico è falso e, clandestinamente, danno vita a un nuovo sogno: un laboratorio di pasticceria.
Luca, un ragazzino che sogna di fare il pasticcere, lo viene a sapere e fa di tutto perché lo prendano per insegnargli l’arte della pasticceria. Porterà con sé il suo amico Nicola, esperto meccanico, che curerà le macchine del laboratorio con il suo genio inventivo. Il direttore li scopre e smantellerà il laboratorio ma i vecchietti, Luca e Nicola non si daranno per vinti e si scoprirà che durante la seconda guerra mondiale l’edificio che ora ospita la casa di riposo nascondeva un segreto che tornerà a galla e cambierà le vite di tutti i protagonisti.
Alice passa l’estate in un posto di mare e trascorre le giornate ad aiutare sua mamma a cucinare torte immangiabili. Durante una passeggiata decide di prendere una strada diversa e scopre un palazzo antico in rovina abitato da Ginevra, una ragazzina della sua età, sua nonna e un maggiordomo. Ginevra e sua nonna sono nobili ma non hanno più un soldo e anche il palazzo sta per essere preso dai creditori. Un giorno le ragazze conoscono Dino, un loro coetaneo che sa fare sculture bellissime con i meccanismi degli orologi rotti. E il cavallo? Si chiama Asdrubale, appartiene a Ginevra e sa fare una cosa molto, molto strana.
L’Orso e quelli che lavorano per lui alla falegnameria sanno cosa rischiano quando sostituiscono uno dei vagoni dei treni tedeschi che viaggiano verso i campi di sterminio.
E la loro delusione è cocente nello scoprire che il vagone ha un solo passeggero, proprio l’unico che non voleva essere salvato. Andrea sta infatti disperatamente cercando di raggiungere la moglie e la figlia, portate via dal Ghetto di Roma, e viaggia con una valigia da cui non si separa mai…
Dalla postfazione del libro.
L’idea per scrivere questo libro è nata quando un mio amico mi ha parlato della storia del professor Borsuk. Karol Borsuk era un professore di matematica ebreo
che insegnava all’università di Varsavia. Quando l’università venne chiusa durante l’occupazione nazista si trovò a fare il negoziante per sopravvivere e durante quel periodo terribile inventò un gioco da tavolo tuttora in commercio.
Questo episodio mi colpì e iniziai a scrivere una storia, ambientata in Italia in quegli anni, dove un professore di matematica ebreo, cacciato dall’insegnamento dopo le leggi razziali, inventava un gioco per sua figlia. Mentre scrivevo mi facevo delle domande: come mai a una persona colpita così duramente dalla vita viene in mente di inventare un gioco? Perché le persone lo giocano durante un periodo terribile come quello? Qual è il desiderio che li spinge a giocare pur vivendo una situazione tremenda?
Cercando di rispondere a queste e altre domande sono nati i personaggi del romanzo e gli eventi che li coinvolgono e se le mie risposte genereranno nel lettore nuove domande questo libro avrà raggiunto il suo fine.
Desiré e Max si incontrano e diventano subito amici. Max è un ladruncolo e Desiré la figlia di una profumiera e quando il ragazzino avrà bisogno di aiuto lei lo nasconderà in una vecchia libreria che dicono abbandonata. Dicono…
Parigi, primi del ‘900. Max è un ladruncolo di strada, Desiré la figlia di una profumiera. Le loro strade si incroceranno con quelle di altri bizzarri personaggi: un aspirante scrittore, un’anziana signora che mastica tabacco, un poliziotto fin troppo solerte. Ma la cosa più strana è che tutte le strade sembrano condurre a una vecchia libreria in cui si dice abiti un fantasma…