Per fare tutto ci vuole un fiore

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Non ho mai più avuto amici, in seguito, come quelli che avevo a dodici anni“.

La frase non è mia, ma di Stephen King (Stand by me), lo dico perché non vorrei che si offendesse e tirasse fuori da un suo libro qualche mostro scatenandomelo contro.

Ognuno di noi lo potrebbe dire, non è vero? Allora mi sono messo a cercare quali sono le differenze tra un bambino e un adulto, per capire cosa mi ha fatto diventare così. Sono un po’ limitato e non ne ho trovate molte, te le scrivo.

Cosa distingue un bambino da un adulto:

  • Ciò che per un adulto è un problema per un bambino è occasione di gioco.
  • I bambini riconoscono se una cosa è bella o brutta, non ci vuole qualcuno che glielo spieghi.
  • Un bambino chiede ad un adulto: “Perchè hai fatto in quel modo?”, non ci pensa neanche che quanto gli ha visto fare non abbia senso.
  • Per un bambino il gioco è più importante dei rappresentanti dell’altro sesso, per gli adulti i rappresentanti dell’altro sesso sono un gioco.
  • Per un bambino, per fare tutto ci vuole un fiore.

E secondo te, cosa distingue un adulto da un bambino?

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11 commenti su “Per fare tutto ci vuole un fiore”

  1. Cosa distingue un bimbo da un adulto?
    …Al bambino puoi raccontare una bella favola e lui la percepirà come una storia vera.
    Agli adulti, puoi anche raccoltare delle belle storie vere, ma ti guarderanno sempre come se gli stessi raccontando delle favole.

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  2. …ieri, nonostante il tempo che volge all’inverno, ho fatto il cambio di stagione.
    Tra le cose ho trovato un cappello estivo e l’ho indossato. Volevo vedere come mi stava, dopo un inverno con altri abiti e altri accessori… Ho pensato che mi piaceva.
    Intanto qualcuno mi ha chiamata dalla sala.
    Un adulto ha riso e ha scosso la testa (pensando: ‘irrecuperabile!!!’)
    Mia figlia, di quattro anni mi ha guardata. Mi ha detto cosa le serviva.
    Nessun commento riguardo il mio cappello tenuto a casa.
    In fondo che c’è di anormale. Lei stava indossando un paio di buffissimi occhiali rosa da sole, in casa in un giorno di pioggia…
    Ecco la differenza tra adulto e bambino. Per loro tutto è POSSIBILE!!!

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  3. Cosa distingue un bimbo da un adulto? Domanda difficile…
    Tanto tempo fa qualcuno mi disse “la capacità di generare”;
    a vantaggio dell’adulto sul bambino, ovviamente.
    Ma dove li mettiamo i vantaggi dei bambini sugli adulti?
    Tant’è che qualcuno disse “se non diventerete come bambini…”
    Bisognerebbe parlare dello stupore (v. Povia, ma non solo),
    della semplicità di cuore, della positività della vita…
    ma Fabrizio ha trovato un ottimo elemento da considerare:
    la capacità di amicizia vera.

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    • Lo stupore, la semplicità del cuore, la positività della vita come noti giustamente tu sono prerogative dei bambini. E proprio grazie da queste tre cose nasce la capacità di amicizia vera!

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  4. Io non vedo tutta questa differenza fra adulto e bambino, sono l’uno emanazione dell’altro. Non solo nel logico passare del tempo per cui l’adulto di oggi e’ frutto del bambino di ieri ma e’ anche vero l’inverso, il bambino continua a vivere solo grazie all’adulto che rivive costantemente la sua infanzia rianalizzandola, rimpiangendola talvolta maledicendola o facendola rivivere ai propri figli ma mantenendola viva. In questo senso il bambino diventa un’emanazione dell’adulto, un fantasma, un amico immaginario che l’adulto portera’ con se fino alla fine.

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  5. -) Un bambino non offre fiori a una bambina, la prende a selciate
    -) Un bambino vive, non sopravvive
    -) Un bambino non passa le serate a decantare le lodi di
    un bordeaux del ’68…
    -) Un bambino è libero

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  6. Mi sono spesso chiesto quale sia il limite oltre il quale qualcuno/a è adulto/a ed alla fine ho realizzato qulacosa che suona più o meno così:
    ci sono tre cose che un bambino non sa: come è fatta sessualmente una donna, come nascono i bambini e come si muore. Poi scopre la prima cosa, scopre la seconda ed infine quando seppellisce un genitore … è l’ultima volta che non è più bambino!

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  7. Il bambino compie gesti spontanei..l’adulto spesso li deve premeditare,studiare..il bambino si scatena nei giochi, l’adulto deve porsi un metro di misura, e si potrebbe andare avanti con gli esempi…ma dentro di noi adulti rimane pur sempre una parte del bambino che siamo stati…e anche se non la possiamo manifestare, ne possiamo godere sognando…

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