Le maestre gli avevano detto che gli scrittori di favole abitano sulle nuvole, per questo sono molto distratti. Allora mi hanno chiesto qual era la nuvola su cui abitavo e io gliel’ho fatta vedere dalla finestra, una nuvola grande e grigia. Non erano stupiti, apparentemente, ma lo stupore è condizione normale dei bambini, quindi non si vede come negli adulti. Non ci sono occhi spalancati bocche aperte ‘ooooh’ come in noi. La realtà è stupenda lo stupore è normalità.
E perciò non puoi pensare che un cosino di quattro anni non si avvicinerà e non ti chiederà come se fosse la cosa più logica: ‘Mi porti con te sulla tua nuvola?’
In quel momento hai la certezza che tutto è possibile e che ce lo puoi portare veramente. Ma è solo un lampo, poi torni adulto e non è più così.
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