Categoria: Pisa
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Tanti tipi di silenzio
C’è il silenzio del mattino e quello dopo la domanda “Chi vuol fare il segretario?” all’esame di Maturità. C’è il silenzio davanti alla tv e quando scegli il vino al supermercato e il silenzio quando guardi fuori dalla finestra e non c’è nessuno in strada. Il silenzio d’agosto con la luna piena e quando ti…
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Leggerissimi
Sono appena scesi dalla macchina, due anziani, marito e moglie, vestiti un po’ troppo eleganti per stare tra gli alberi in riva all’Arno, ma forse mi sbaglio, anche gli alberi sono vestiti bene, è primavera. Lui le prende la borsa per permetterle di accomodarsi il giacchetto bianco, tiene la borsa come può tenerla un uomo,…
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La voce dell’Arno
Vederti lì, a pochi centimetri, che cerchi di salire gli scalini dei tuoi argini è strano. Ma soprattutto non avevo mai sentito la tua voce cantare, mentre scivoli tra i piloni dei ponti e li accarezzi. I ramoscelli si sono organizzati in gruppi idrodinamici, sembrano prue di navi a due dimensioni e limitano i danni…
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Pisa, 31 agosto 1943
Fra poche ore, il 31 agosto 1943, bombarderanno la mia città e ci saranno più di mille morti. Gli operai della Saint Gobain, della Piaggio, i ferrovieri, i postelegrafonici, i morti annegati, sì annegati, nel rifugio sotto la stazione. Vollero bombardare perfino i morti, quelli del cimitero monumentale, ma dicono sia stato un errore. I…
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Gli orologi di Coltano
Mio padre nel ’46 vendeva orologi ai prigionieri di Coltano. Il padre di un suo amico aveva un negozio di orologiaio e il figlio prendeva gli orologi dal negozio, non ho mai capito se di nascosto o no, e li dava a mio padre che li andava a vendere ai prigionieri nel campo. Mi sono…
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Il primo bacio del libeccio
Sono fiero del mio giubbotto blu scuro di jeans col colletto rialzato e dei miei quattro anni. Non so se sono tanti o pochi perché non so contare, però so farli con le dita, anche se fatico a nascondere il pollice dietro il palmo della mano. Qualcosa mi spettina i capelli, mi entra dappertutto, si…
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Il tabaccaio che mi ha voluto bene
Ieri mattina sono andato a pagare la tassa sui rifiuti e a chiedere informazioni. C’era molta gente e il mio bigliettino segnava 139. Ogni tanto lo guardavo per vedere se cambiava ma il numerino rimaneva 139. Speravo, che so, in un 134 ma mi sarebbe andato bene anche un 136. Il sogno era scendere sotto…
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La gaffe della bibita gassata marrone
Premessa: questo post è in parte scritto in lingua pisana perché è molto più espressiva dell’italiano standard. Sta imperversando in tivù e alle radio lo spot di una famosa bibita gassata marrone con una bambina sedicente pisana che spiega perché è ottimista. Ecco le ragioni: Va in vacanza dalla nonna invece che al resort (ma…