D. Pennac 190 pp. Salani, coll. Istrici d’oro. Età di lettura dai 10 anni.
La bella storia di un’amicizia tra un cane che si chiama Il Cane Bastardo, perché questo è, e una bambina, Mela che lo sceglie in un canile.
Mentre gli umani pensano di dover essere loro a addestrare il Cane, sarà lui a educarli al rispetto e all’amore.
Mi piacciono i libri di Pennac, soprattutto quando non cade nelle trappole del Pulp o del cinismo e non nascondo di essermi ispirato alle sue storie all’inizio della mia carriera di scrittore di libriper ragazzi.
Questo romanzo è uno dei suoi testi migliori per la maestria con cui l’autore riesce a seguire la prospettiva di Cane e i suoi pensieri come se fosse lui l’umano, che soffre e ama proprio come gli uomini con cui viene a contatto. E quando i genitori di Mela, per gelosia, lo abbandoneranno sull’autostrada lui, più umano degli umani, saprà ritrovare casa e perfino perdonare chi lo ha tradito in quella maniera.
Naturalmente nel frattempo Cane vive avventure rocambolesche con cani e gatti, tratteggiati quest’ultimi in maniera sopraffina da Pennac e arrivando al lieto fine che, come in tutti i libri del grande corso, non è scontato.
Che tu sia una docente di scuola qualsiasi grado o debba soltanto fare un regalo a un ragazzo o bambino, con questo libro riuscirai a far appassionare il lettore fino alla domanda che ogni scrittore vorrebbe che si facesse al termine di un proprio libro: ‘Accidenti è già finito: c’è un seguito?’.
Proprio un seguito non c’è, ma un’altra storia molto bella di Pennac che tratta di un bambino e di un lupo c’è. Avete già indovinato il titolo, vero? Ecco la mia recensione qui. Buona lettura!