Che cosa devo fare per farmi amare da te?

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Non preoccuparti del titolo non sarò melenso e non intendo parlare dell’amore uomo-donna. E’ un altro tipo di ‘amore’ quello di cui ti parlo. L’amore che non c’è da parte di certi librai e grossisti per chi non è un autore già famoso e pubblicato da una grande casa editrice. Mi arrivano mail di persone che mi chiedono perché certe librerie non sanno neppure che i miei libri esistono. Oppure ordinano il mio libro e il libraio (e il grossista) non glielo fanno avere finché il mio editore non telefona incazzato. E sapete perché? Perché non hanno voglia (certi librai e certi grossisti) di rompersi le scatole per una o due copie quando altri autori ne garantiscono dieci o quindici per ogni ordinazione. Per fortuna librai e grossisti non sono tutti così, ma i libri dell’editoria indipendente semplicemente non arrivano in libreria. Non ci arrivano. E allora? Allora viva le fiere dell’editoria indipendente dove chi si impegna e merita realmente ottiene risultati impensabili e non solo di vendite, ma anche in termini di fecondità di rapporti e amicizia. Segnalatemi le fiere del libro che vi piacciono di più e per quali motivi, così faremo loro anche un po’ di pubblicità. Intanto Elton John e Blue qui sotto si chiederanno quello che chiedo io a queste persone: “What have I got to do to make you love me?”


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6 commenti su “Che cosa devo fare per farmi amare da te?”

  1. Se a Imperia non ci sono tuoi libri è una motivazione in più perché tu venga a presentarli assieme a quell’altro che prende i soldi (tu non li tocchi i vaini): così ci si guadagna un pò di sano “toscano” che a me mette allegria, gioia di vivere e mi permette di scrollarmi di dosso il senso melenso di questa terra che sembra fatta apposta per avere le librerie piene di grandi autori o (e di più) di autori “trendi”…
    sapessi quanto gode una madre quando può comprare al figlio che si e no sa capire i tasti del televisore l’ultima uscita e l’ultimo volume disponibile di qualche “moccia” in voga mentre l’amica del cuore con figlio annesso fa finta di complimentarsi per la scelta e nel frattempo pensa che 70 pugnalate alla schiena sarebbero ancora poche

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  2. Ciao Fabrizio,

    a parte il disguido che sai in quella libreria di Savona in cui non era stato fatto l’ordine alla SEF dal grossista, ce n’è almeno un’altra che hai entrambi i tuoi precedenti libri – è la più fornita della città (e tu mi dirai: “e allora perché non hai ordinato lì il libro?” “e’ perché sono bischero!” ti risponderò… 🙂

    Comunque l’altra libreria, nonostante il suo grossista becero, organizza molti eventi socio-culturali, se vuoi potrei provare a parlare al proprietario di te per organizzare un evento promozionale con la scusa di sensibilizzare la clientela sulle case editrici “minori” o semplicemente meno note. Non garantisco che gli interessi, tentar non nuoce.

    Fammi sapere se la cosa può interessarti,
    ciao,

    S.

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  3. Caro Fabrizio purtroppo neanche le mie telefonate servono a qualcosa. Siamo schiacciati tra le grandi catene librarie, la distribuzione e le proposte dei grandi editori. Solo l’incontro con le persone, in fiera, durante le presentazioni pubbliche e in mille altre occasioni salva il nostro lavoro. Ma questo non vale solo per il libri, è la vita! Buon lavoro, Massimo

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