Gli sguardi di Fabriano

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itis Merloni

 Ieri ho fatto un incontro con i ragazzi dell’ ITIS Merloni (quello delle cucine, proprio lui) a Fabriano e grazie a loro ho visto alcune cose che non avevo mai visto.

Chi scrive sa una cosa: la maggior parte di quello che si trova nelle proprie opere te lo fanno notare i tuoi lettori. Che il lettore sia il supercritico del tal quotidiano o un ragazzo di quindici anni non è importante.

Un esempio? Si parlava di un pezzo del mio primo romanzo “Il caso Cicciapetarda” e abbiamo convenuto che il moralista che vede un uomo nudo che balla benissimo vede solo un uomo nudo e non come è bravo a ballare. Vede un particolare insignificante, non l’essenziale, perciò si scandalizza.

E che l’arte è l’espressione dell’umanità delle persone senza serie A e serie B. L’hip hop non è meno arte di Puccini, anche se sono due cose diverse.

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Abbiamo infine convenuto che somiglio a Spalletti, ma questo lo sapevamo già, sia io che lui.

Grazie ragazzi di Fabriano.

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5 commenti su “Gli sguardi di Fabriano”

  1. L’arte è un dono nobile che riguarda chi la esprime nelle sue opere e chi la sente vibrare vivendola di luce riflessa…

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  2. Forse quando si tende a restringerla ,a circoscriverla in uno steccato dove l’accesso è dato solo agli stolti ,allora l’arte diventa sempre più dozzinale e non opera comune che fornisce energia a chi sa resprirarla

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  3. Credo però che l’Arte – con la “A” maiuscola – nonostante i pregiudizi dovuti alla situazione storica propria del momento in cui essa si manifesta, alla lunga vince ed viene apprezzata universalmente.

    Ascoltate il Capolavoro di Satchmo, West End Blues: http://www.youtube.com/watch?v=f5Hbh_-IRs8.

    Quando il Jazz iniziò ad affermarsi nei primi anni del ‘900, era considerata musica da bordelli (e in effetti lo era in senso stretto) per “negri”. Oggi la suonano i migliori musicisti (bianchi e neri) contemporanei.

    Tuttavia il vecchio che ballava nudo lungo i binari forse non vivrà abbastanza per avere il suo momento di gloria 😉

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    • Grazie a Leandro e a Lo Snaso per essere intervenuti. Non è un argomento semplice quello di cui trattiamo e sono grato ai ragazzi di Fabriano per averlo suscitato. Dite la vostra!

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